2010/ Nov – Progetti di sviluppo per l’Africa
2010/ Nov – Progetti di sviluppo per l’Africa

2010/ Nov – Progetti di sviluppo per l’Africa

L’obiettivo è promuovere progetti di sviluppo per l’Africa: dallo studio alla realizzazione
Giovanni Lorenzin, sabato 20 la cerimonia di consegna dei premi in ricordo dell’agronomo

L’INIZIATIVA

Premio di studio  Giovanni Lorenzin promuove progetti di sviluppo per l’Africa: dallo studio alla realizzazione. Attraverso il sostegno a programmi di cooperazione internazionale, l’omonima associazione di Portogruaro onora la memoria di un giovane agronomo locale scomparso nell’ottobre 1992 in un incidente stradale in Mauritania dov’era capo progetto per una Organizzazione Non Governativa italiana. Sabato 20 novembre, in Municipio a Portogruaro, saranno consegnati i riconoscimenti della diciassettesima edizione del premio. Dal 1994 ad oggi l’associazione ha assegnato una quarantina di premi collegati ad altrettanti progetti.

Le materie sono quelle fondamentali: sanità, educazione, acqua potabile, agricoltura.  

I progetti premiati Quattro sono risultati i progetti premiati dalla giuria presieduta da Giuseppe Stradaioli, docente dell’Università di Udine. Sono state esaminate una ventina di tesi, tutte meritevoli di apprezzamento, proposte da concorrenti provenienti dalle diverse regioni italiani (dalla Lombardia alla Sicilia, dalla Toscana all’Abruzzo, dalla Puglia al Triveneto). Ad ognuno dei vincitori saranno assegnati 2 mila euro quale contributo alle spese di viaggio e sostentamento per la realizzazione del progetto elaborato. Come nelle precedenti edizioni, due premi sono destinati a progetti riguardanti l’acqua potabile e sono stati sponsorizzati dalle società acquedottistiche locali (Acque del Basso Livenza e Consorzio Basso Tagliamento).

I vincitori Davide Sala di Monza, per uno studio medico epidemiologico sulla prevenzione, diagnosi e trattamento delle malattie cronico-degenerative in popolazioni dell’Africa sud-sahariana (Ciad); Carlo Tacco nelli di Roseto degli Abruzzi (Teramo), per un progetto di ingegneria ambientale, elaborato per il deserto del Sahara occidentale, nei campi profughi sahawari, che prevede la creazione di orti familiari irrigati goccia a goccia da pompa alimentata ad energia fotovoltaica; Alessandro Donno di Serrano (Lecce), per un progetto di cooperazione internazionale, da realizzare in Mozambico con la costruzione di servizi igienici e bagni pubblici per migliorare la salubrità del territorio; Graziano Davide Bonechi di Siena, per un progetto di emergenza umanitaria basato sulla gestione dell’acqua potabile in Somalia.

La realizzazione dei progetti vede impegnate le università in collaborazione con alcune Organizzazioni Non Governative (Ong).

Antonio Martin

Presentazione del lavoro svolto da Davide Bonechi, presentazione Power Point